Da qualche anno si sente sempre più spesso che i genitori di alunni con disabilità vengono invitati o chiedono di iscrivere i propri figli a scuole e istituti speciali.
Duse 2019: Casa S. Anna |
L’educatrice Manuela Fontana ha presentato una realtà del tutto singolare: casa S. Anna. Non è una scuola e non è un ambulatorio. E’ una casa situata a 15 Kilometri da Bologna, immersa nel verde, dove risiedono educatori, cani, gatti e galline che aprono la loro casa e gli spazi annessi a gruppi di ragazzi con disturbi dello spettro e normodotati per passare sabati, domeniche e intere settimane , offrendo una grandissima scelta di attività: orto, cucina, musica, fotografia, serigrafia, ceramica, gioco con gli animali e altro. ANGSA Bologna manda i suoi ragazzi con la certezza che anche i più problematici troveranno personale preparato ad ogni evenienza grazie alla simpatia e alla competenza degli educatori, che viene mantenuta dalla regolare frequenza di corsi teorici e pratici sull’educazione di persone con autismo. |
Ma sentiamo la viva voce di Manuela Fontana |
https://www.youtube.com/watch?v=CGv4mTpDexQ |
Giornata mondiale dell'autismo del 2 aprile |
Logopedia e Autismo |
Ricevo e inoltro da "Autismo-Scuola": Il 6 marzo è la Giornata Europea della Logopedia, promossa dal Cplol, quest’anno dedicata all’autismo. Per l’occasione FLI Federazione Italiana Logopedisti Lombardia ha organizzato un Webinar, un evento online gratuito che è possibile seguire in diretta da un computer collegato ad internet, nella serata di mercoledì 6 marzo dalle 19.00 alle 20.00, sul tema LOGOPEDIA e AUTISMO. Sono invitati tutti: famiglie, insegnanti, logopedisti e altri operatori.
Per iscriversi: https://attendee.gotowebinar.
Maria Montuschi, Valentina Crippa, Emilia Liconti per FLI Federazione Logopedisti Italiani Lombardia |
La fascinazione delle scuole e degli istituti speciali |
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di Salvatore Nocera
«Di fronte ai disservizi vissuti dagli alunni con disabilità – scrive Salvatore Nocera – può arrivare il “canto delle sirene” delle scuole speciali, che convincono le famiglie ad iscrivere i figli presso tali istituzioni emarginanti, Per contrastare questa deriva, oltre che a una mobilitazione culturale basata sulle tante buone prassi di inclusione realizzate in Italia, occorre porre subito rimedio alle disfunzioni lamentate. In caso contrario, c’è il rischio che il marketing delle scuole e degli istituti speciali possa gravemente danneggiare quanto di positivo abbiamo finora realizzato» |
Contrariamente a quello che si crede, le scuole e gli istituti speciali non sono mai stati aboliti in Italia; anzi, l’articolo 328 del Testo Unico della Legislazione Scolastica, approvato con il Decreto Legislativo 297/94, le ha consacrate normativamente addirittura sia come scuole statali che come private. Abbiamo tantissimi esempi di inclusione riuscita con giovani con disabilità che escono dalle scuole e trovano un lavoro o rimangono in contatto quotidiano con i compagni e le compagne di scuola. Però ci sono casi di cattiva inclusione e questo fa scadere nell’immaginario collettivo i vantaggi dell’inclusione. Anzi, questi casi, diffusi dalla stampa e dai social-media, spingono le famiglie a cominciare a pensare all’opportunità offerta dalle scuole e dagli istituti speciali. A questo punto arriva il “canto delle sirene” delle scuole speciali, che convincono le famiglie ad iscrivere i loro figli con disabilità presso tali istituzioni emarginanti, scaricando però la famiglia di tutte le preoccupazioni e le cause legali che esse debbono affrontare per l’inclusione nelle scuole comuni. |